mercoledì 5 gennaio 2011

Conoscere le andature del cavallo per utilizzarle in modo corretto.

Il cavallo ha tre andature naturali :passo, trotto e galoppo . I movimenti in avanti derivano dalle estensioni delle articolazioni degli arti posteriori , mentre gli arti anteriori,dopo la loro avanzata hanno la funzione di sostenere il peso del tronco spingendo nella direzione di marcia; diciamo che in successione avremo : elevazione, oscillazione, appoggio e spinta.
Il passo è una andatura.Camminata; trotto e galoppo sono saltate .

PASSO = E’ un’andatura in quattro tempi e i piedi si appoggiano al terreno l’uno dopo l’altro in diagonale con questo ordine :anteriore destro, posteriore sinistro, anteriore sinistro e posteriore destro ;il cavallo al passo percorre circa 100 metri al minuto primo.

TROTTO = E’ andatura in due tempi nella quale i diagonali si alternano e per diagonali si intende l’assieme di due arti opposti : posteriore destro-anteriore sinistro…posteriore sinistro-anteriore destro.Al trotto il cavallo percorre circa 200 metri al minuto primo.
 
GALOPPO= Andatura in tre tempi consistente in una successione di salti , esempio :galoppo destro = posteriore destro indi diagonale sinistro e poi anteriore destro ; al galoppo sinistro gli arti si muoveranno in successione inversa . Al galoppo il cavallo copre in media 300metri al minuto.

Dopo questa piccola spiegazione sulle andature , nella pratica del turismo equestre è utile ricordare che se si percorrono lunghi tratti al trotto il cavaliere dovrà avere l’accortezza di cambiare il diagonale sul quale trottare almeno ogni 150 metri per non affaticare un solo bipede diagonale trottando sullo stesso per lungo tempo ;basta controllare l’anteriore ,avanzerà maggiormente il sinistro se trotterete sul diagonale sinistro o avanzerà di più il destro se state trottando sul diagonale destro. 

lunedì 6 dicembre 2010

Il Frisone Occidentale:

Il Frisone Occidentale è una delle razze equine più antiche in Europa. Originario dell'Olanda, è famoso per il suo caratteristico mantello sempre morello ed i suoi folti crini spesso ondulati. Cavallo robusto, possente e infaticabile, è stato utilizzato in passato, soprattutto durante il Medioevo, come cavallo da guerra ed al giorno d'oggi è particolarmente apprezzato nel dressage, negli attacchi e negli spettacoli equestri. Si distinguono due tipi di razze: Barocco più robusto e quello moderno più leggero.

Standard di razza 

  • Tipo: meso-brachiomorfo
  • Altezza al garrese: 1,53 - 1,66 m
  • Peso: 550 kg
  • Mantello:Morello.



La testa, a volte leggermente montonina, ha un aspetto nobile e gli occhi intelligenti. Le orecchie sono piccole e attente e sono leggermente inclinate l'una verso l'altra. L'incollatura è un po' curvata, non troppo corta e portata alta mentre la schiena è a volte un po' lunga e termina in una groppa non troppo piccola o inclinata. Le spalle sono lunghe oblique e possenti. Le gambe e i piedi sono robusti, gli avanbracci sviluppati e gli appiombi corretti. I crini sia della coda che della criniera sono folti, possono essere ondulati o lisci e si portano generalmente lunghi. Gli arti sono ricoperti a partire circa dalla metà degli stinchi dal fiocco.

Le andature sono elastiche, eleganti e rilevate. L'aspetto generale è nobile e fiero. Il Frisone è un cavallo leale che ama il lavoro e molto temperamento. Un'altezza di 1,60 m al garrese all'età di tre anni è considerata ideale. Il colore di mantello più gradito è il morello senza segni bianchi anche se per le giumente è tollerata una piccola stella. È risaputo tuttavia che questa razza raggiunge la maturità verso i sei anni cioè più tardi rispetto agli altri cavalli. La testa, a volte leggermente montonina, ha un aspetto nobile e gli occhi intelligenti. Le orecchie sono piccole e attente e sono leggermente inclinate l'una verso l'altra. L'incollatura è un po' curvata, non troppo corta e portata alta mentre la schiena è a volte un po' lunga e termina in una groppa non troppo piccola o inclinata. Le spalle sono lunghe oblique e possenti. Le gambe e i piedi sono robusti, gli avanbracci sviluppati e gli appiombi corretti. I crini sia della coda che della criniera sono folti, possono essere ondulati o lisci e si portano generalmente lunghi. Gli arti sono ricoperti a partire circa dalla metà degli stinchi dal fiocco.

Storia [modifica]

Il cavallo frisone discende da una razza arcaica e si è sviluppato in Frisia, regione dell’Olanda in cui sono stati trovati alcuni resti risalenti a circa 3000 anni fa. Le prime testimonianze scritte risalgono all’epoca romana quando l’impero si espanse fino alla costa nord-atlantica dell’Europa: lo storico latino Tacito che ne esaltò il valore e la forza ma anche il suo aspetto particolarmente sgraziato, risultati di una selezione che lo indirizzavano soprattutto al lavoro nei campi. Durante il Medioevo si presentava di diversi colori di manto e fu apprezzato come cavallo da combattimento per la sua frugalità e robustezza che gli consentiva di portare in groppa il cavaliere con la sua armatura. Nel XVI secolo, sotto Carlo V, la dominazione spagnola si estese fino ai Paesi Bassi. Furono quindi importati numerosi cavalli iberici che si incrociarono con i Frisoni dando origine ad un modello più leggero usato per trainare i cannoni o per le cerimonie. Numerosi quadri di pittori fiamminghi dell’epoca confermano l’evoluzione della razza. Nello stesso periodo il Frisone fu anche importato per via sia terrestre che marittima dai porti del Mare del Nord e a sua volta migliorò numerose razze europee quali ilDales e il Fell (la somiglianza salta subito agli occhi), lo Shire, il Wurtemberg e l’Oldemburghese. Nel XVII secolo i Paesi bassi passarono sotto la dominazione francese. Gli ufficiali ne gradirono molto il portamento fiero ed il trotto elegante. Nel XIX secolo giunse in Europa la moda delle corse di trotto così si cercò di migliorare le già buone prestazioni del Frisone nel trotto incrociandolo con cavalli più leggeri come l’Orlov. Fu a causa di ciò che la razza rischiò l’estinzione. Fortunatamente nel 1879 ventidue allevatori si riunirono e determinarono gli elementi caratteristici della razza. Durante la prima guerra mondiale rimanevano solo tre stalloni puri e un centinaio di giumente. Gli allevatori, per preservare il patrimonio genetico esclusero qualsiasi incrocio con altre razze. La seconda guerra mondiale, con la sua scarsità di mezzi di trasporto e carburante, favorì la sua ridiffusione. Alla fine del conflitto, nel 1954 la regina Giuliana dei Paesi Bassi concesse alla società di allevamento del cavallo Frisone il titolo di società reale e ne divenne quindi la protettrice. Una seconda crisi colpì la razza quando si diffuse il salto ostacoli perché la conformazione del cavallo non permetteva la pratica della disciplina se non a bassi livelli. Furono le sue doti per gli attacchi, questa volta a livello sportivo e non più utilitario, a salvarlo una seconda volta. Al giorno d’oggi il Frisone non è più a rischio perché la sua bellezza e caratteristicità gli hanno fatto guadagnare una fama mondiale. I Frisoni hanno l’onore di trainare la carrozza della famiglia reale olandese oltre a quella del celebre grande magazzino inglese Harrods. A partire dal 1980 circa l’allevamento è mirato soprattutto a migliorare il galoppo, punto debole della razza, e a sviluppare il potenziale nel dressage.

Selezione 

Al giorno d'oggi il Frisone è tutelato dall'associazione olandese FPS (Het Friesch Paarden-Stam-boek) che gestisce interamente la razza. Essa ha creato degli standard di selezione particolarmente rigidi.
Esiste un primo stud-book dei puledri (veulen-boek) al quale sono ammessi solo i soggetti aventi genitori a loro volta certificati. Durante il terzo anno di età vengono sottoposti ad un esame differente a seconda del sesso che assicura che non abbiano difetti di appiombi o ereditari e che abbiano un passo ed un trotto regolari. Quelli che lo superano vengono iscritti allo stud-book (stamboek).
Le giumente riproduttrici,oltre a possedere le qualità sopra indicate, devono misurare minimo 1,50 m al garrese. A questo punto possono ottenere tre altri gradi di valutazione (qui in ordine crescente):
  • ster se presentano delle andature particolarmente eleganti (solo fra il 25% e il 30% dei candidati) ;
  • model dopo una prova di sella o di attacchi;
  • preferent se riescono a trasmettere le loro qualità ad almeno quattro puledri ster.
Gli stalloni sono invece sottoposti a prove ancora più selettive. Per entrare a far parte dello stamboek devono misurare minimo 1,59 m al garrese, avere i genitori anche loro iscritti e non avere nessun segno bianco (a proposito di ciò sono controllate anche le quattro generazioni precedenti). La morfologia e le andature devono essere perfette ed eleganti, e vengono effettuate anche delle radiografie delle ossa e delle articolazioni per verificare l'assenza di difetti che potrebbero essere trasmessi alla discendenza. Superato questo test, i candidati sono tenuti sotto osservazione durante settanta giorni durante i quali i giudici esaminano il loro comportamento e la loro attitudine alla sella o agli attacchi. Quelli che passano l'esame ottengono un permesso provvisorio alla monta che è valido per tre anni. Trascorso questo tempo i loro prodotti vengono esaminati: se non sono all'altezza l'autorizzazione è ritirata; se invece sono conformi, è confermata.
Tutte queste condizioni lasciano capire come mai nel mondo ci siano solo circa settanta stalloni certificati (di cui tre quarti in Olanda e un quarto in America). Essendoci pochi riproduttori e non essendo ammessi incroci con altre razze possono presentarsi problemi comportamentali, riproduttivi e sensibilità ad alcune patologie. Essi sono evitati tramite un sistema di calcolo del coefficiente di consanguineità disponibile per ogni cavallo iscritto allo stamboek. In questo modo gli allevatori hanno la possibilità di valutare i rischi che la scelta di un determinato riproduttore può comportare.






Famoso anche nel mondo del cinema!! (Film: Prince of Persia, le sabbie del tempo)

Questo è il cavallo che sogno ormai da tempo..possederlo per me sarebbe la realizzazione di un sogno!!! 

martedì 30 novembre 2010

lunedì 8 novembre 2010

L'Arma e il cavallo

Banner Titolo - Non tutti sanno che
REGGIMENTO CARABINIERI A CAVALLO
Incrocio al trotto durante l'esecuzione di una "figura" del Carosello (1984).Insieme con i reparti montati del Reggimento Artiglieria a cavallo avente sede in Milano, Il Reggimento Carabinieri a cavallo raccoglie e continua la gloriosa tradizione della Cavalleria italiana. Esso venne costituito in Roma il l' aprile 1963 e nell'ordinamento dell'Arma ricevette la denominazione di 4° Reggimento a cavallo. E' del giorno 30 successivo, 115° anniversario della carica di Pastrengo, la concessione al Reggimento dello Stendardo di guerra da parte del Capo dello Stato.
Era la prima volta che i reparti montati dei Carabinieri - dal Gruppo Squadroni costituito nel 1848 per la 1^ Guerra d'indipendenza al Gruppo Squadroni formato nel 1915 come unità d'impiego nel 1° conflitto mondiale - assumevano la consistenza organica propria in un Corpo di Cavalleria.

All'origine il Reggimento Carabinieri a cavallo era infatti così articolato:
  • Comando di Reggimento;
  • Squadrone Comando;
  • 1° Squadrone Motoblindato;
  • 1° Gruppo Squadroni "Pastrengo";
  • 2° Gruppo Squadroni "Allievi";
  • Centro Ippico.
Carabinieri a cavallo in perlustrazione nelle campagne di Foresta Burgos, in Sardegna (1984).In data 15 giugno 1965 il Reggimento perdette il Gruppo Squadroni Allievi, ed acquisì i tre Gruppi Squadroni Territoriali di Milano, Cagliari e Palermo, che assunsero, rispettivamente, la denominazione di II, III e IV Gruppo Squadroni. In data 29 dicembre 1965 il Centro Ippico Carabinieri passò alle dipendenze del Reparto autonomo dei Comando Generale.
In data 1° ottobre 1967 acquisì il Distaccamento Sezioni Ippico Sportive dell'Arma (che venne a sostituire il disciolto Centro Ippico), distaccamento inserito per l'impiego nel Ce.P.I.M. di Montelibretti.

A seguito del riordinamento dei reparti montati dei Carabinieri disposto dal Comando Generale dell'Arma il 31 ottobre 1968, venne soppresso lo Squadrone Motoblindato e furono disciolti i Gruppi Squadroni di Milano, Cagliari e Palermo;
il 1° novembre successivo, venne costituito il II Gruppo Squadroni, con sede in Roma, caserma "Castro Pretorio".
In data 16 novembre 1968 acquisì agli effetti amministrativi - in luogo del disciolto Discattamento Sezioni Ippico Sportive dell'Arma - i due Distaccamenti Sezioni Ippico Carabinieri "Montelibretti" e "Castro Pretorio" inseriti - per l'impiego - nel Ce.P.I.M. ed aventi sede rispettivamente, nella caserma "AZZI" di Montelibretti e nell'Ippodromo di Tor di Quinto.
In data 15 aprile 1972 vennero attuati i seguenti provvedimenti:
  • trasformazione dello Squadrone Comando in "Reparto Comando" alle dipendenze di un maggiore o di un tenente colonnello;
  • soppressione dell'incarico di ufficiale addetto al Comando.
Il 1° dicembre 1974 venne disposta la soppressione dei due distaccamenti Sezioni ippiche Carabinieri "Montelibretti" e "Castro Pretorio". A seguito di ristrutturazione il 4° Reggimento Carabinieri a cavallo assunse in data 10 marzo 1976 la seguente fisionomia organica:
  • Comando di Reggimento;
  • Reparto Comando (con alle dipendenze ai soli effetti amministrativi un Plotone di Pronto Intervento, per le esigenze operative del Comando Generale dell'Arma, elevato a Compagnia l' 8 maggio 1971);
  • Gruppo Squadroni su:
    1° Squadrone;
    2° Squadrone;
    Plotone comando;
    Fanfara;
  • Centro Ippico articolato su:
    Sezione Addestramento Allievi;
    Sezione Agonistica e Corse;
    Sezione Rimonta.
In data 1° settembre 1977, venne cambiata la denominazione del 4^ Reggimento Carabinieri a cavallo in "Reggimento Carabinieri a cavallo" ed il Centro Ippico assunse la seguente articolazione:
  • Sezione Addestramento e Corsi;
  • Sezione Perfezionamento e Rimonta.
Un momento dell'esibizione del Carosello a Francoforte nell'interno di un padiglione del quartiere fieristico (1972).La Compagnia di Pronto Intervento in data 1° luglio 1979 passò alle dipendenze del Reparto Autonomo del Comando Generale.
Dal 23 novembre 1984 il Reggimento a cavallo, ha trasferito la propria sede nella nuova caserma "Tor di Quinto" in viale Tor di Quinto a Roma.

I più importanti compiti devoluti al Reggimento sono:
  • istituzionali. - servizi di vigilanza in zone cittadine particolarmente designate; perlustrazioni lungo i litorali o nei boschi, eventuali compiti di rastrellamento o di ordine pubblico;
  • addestrativi.- formazione di carabinieri a cavallo, corsi di equitazione per gli ufficiali frequentatori della Scuola Ufficiali, corsi di perfezionamento per ufficiali e sottufficiali dell'Arma;
  • agonistici. intensi nel campo dell'equitazione sia a livello nazionale che internazionale, campionati di equitazione d'Arma, servizi di rappresentanza e d'onore, esibizioni del Carosello equestre, formazione di 2 Squadroni di 48 cavalli ciascuno e di 33 elementi della Fanfara (v. Carosello storico);
  • in data 15 giugno 1985 il Comando Generale dell'Arma ha posto il Reggimento alle dirette dipendenze della XII Brigata Carabinieri, ubicata nella sede della Divisione Unità Mobili e Speciali dei Carabinieri "Palidoro".
CAVALLI

Il Gruppo Squadroni "Pastrengo" per tradizione ha sempre avuto cavalli di due diversi mantelli, uno per ogni squadrone:
1° Squadrone: cavalli dal mantello sauro con qualche elemento dal mantello baiochiaro o baio ciliegio;
2° Squadrone: cavalli dal mantello grigio.
Un momento dell'esibizione del Carosello a Francoforte nell'interno di un padiglione del quartiere fieristico (1972).La rimonta avviene annualmente. Generalmente vengono immessi cavalli di quattro anni, raramente cavalli di età superiore, eccezionalmente cavalli di tre anni.
Ad ogni cavallo, perché possa immediatamente essere individuato l'anno della sua nascita, viene attribuito il nome con iniziale determinata (nell'anno 1989 i cavalli di quattro anni hanno il nome che inizia per "E", es.: ESQUILO, ECABIO, ERMELLINO, ELETTRA, E. GOLD; un cavallo di tre anni avrà il nome iniziale per "F" es.: FOX TROT, FIBULA, F. ANTARES.). Per il 1996 l'iniziale è nuovamente la lettera E.
L' Arma dei Carabinieri non dispone di un proprio allevamento e, quindi, per le proprie esigenze di rimonta, il Reggimento deve acquistare i cavalli dal libero commercio in Italia e, sovente, all'estero. Fra quelli di razza italiana vanno ricordati i "Lipizzani".
Sino a poco tempo fa molti dei cavalli grigi del 2' Squadrone erano della razza Lipizza costituita nell'omonima città, ora in territorio ex jugoslavo, intorno al 1580 mediante l'incrocio di cavalle indigene del Carso con stalloni spagnoli, orientali ed anche italiani.

Il gruppo riproduttore di tale razza nel 1943 venne trasferito dai tedeschi in Austria e nel 1948 venne, solo in parte, restituito all'Italia.
Attualmente esso è affidato all'Istituto Sperimentale Zootecnico del Lazio.
Ultimamente parecchi elementi sono stati forniti dalla razza anticamente chiamata "Persano" razza costituita da Carlo II di Borbone nel 1762 a Persano, località ubicata in Campania.
Oggi la razza "Persano" detta anche "governativa", è concentrata in Grosseto ove esiste il Centro Militare di Allevamento e Rifornimento quadrupedi.
Altre razze presenti tra i cavalli del Reggimento sono quella "sarda" e quella "siciliana" che, dopo un periodo di decadimento, si sono recentemente migliorate grazie all'immissione di stalloni di sangue inglese e francese.
Fra i cavalli di razza estera, molti sono quelli di provenienza irlandese immessi negli Squadroni. Essi sono ritenuti particolarmente resistenti e docili e perciò più idonei di altri per il lavoro a cui vengono sottoposti.

In passato sono stati anche presentati elementi di razza polacca "Poznan", mentre esiste ancora qualche soggetto di razza ungherese "Mezo Hegyez e Kisber". In epoca recente un'apposita commissione si è recata in Francia ove ha acquistato diversi cavalli di razza francese da sella.

Completo, Townend si compra in un calendario




OLIVIER TOWNEND, campione di concorso completo, si lancia in un'altra disciplina: la foto. Il cavaliere britannico offre ai suoi fans e agli appassionati un calendario per l'anno 2011. Il cavaliere di Townend, colto dall'obiettivo nelle sue scuderie e con i suoi cavalli, è in vendita al prezzo di 10 sterline. 

08/11/2010 | News